Enoc Arden di Alfred Tennyson

nella traduzione di N. Trovanelli

Sinossi

Ambientata in una città di mare, la storia di Enoch Arden è anche quella di Annina e Filippo, coi quale costituisce un trio inseparabile sin dalla tenera età. Uniti da una forte amicizia, ostacolata però dai sentimenti che entrambi i ragazzi nutrono per Annina, le loro strade si dividono e rintrecciano in balia di un destino beffardo. Enoc, reso orfano da un naufragio ma dotato di grande determinazione e di uno spiccato senso del dovere, lotta per farsi spazio nel mondo, riuscendo così a coronare il suo sogno d’amore con Annina. Ma a seguito di un incidente, desideroso di dare una vita migliore per la sua famiglia, Enoc decide di tentare a sua volta la fortuna in mare aperto…

Pubblicato nel 1864 da Lord Alfred Tennyson, già nominato poeta laureato nel 1850, e reso ulteriormente celebre dall’adattamento musicale di Richard Strauss, quello di Enoch Arden è un racconto senza tempo, in grado di toccare le corde dell’anima per come sa rappresentarne i sentimenti più reconditi. La facile lettura dell’opera – grande pregio anche di questa versione di Nazzareno Trovanelli, saggista e poeta romagnolo – non ha impedito al suo autore di dare spazio, nei versi, tanto a citazioni bibliche quanto a rimandi umoristici.

Questo classico intramontabile, che intreccia temi universali quali il sacrificio, il senso del dovere e l’amore incondizionato, fa proprio uno dei topoi letterari più amati e reinterpretati di tutti i tempi, esprimendo perfettamente la poetica di Tennyson sintetizzata nel celebre poema In Memoriam A.H.H: “È meglio aver amato e perduto che non aver amato mai”.

Nazzareno Trovanelli

Nazzareno Trovanelli nacque a Forlimpopoli nel 1855, sebbene venga comunemente considerato cesenate per il contributo che diede alle sue istituzioni culturali ed allo studio della sua storia. Sovrintendente alle Biblioteche e presidente della Società Dantesca, fondò il celebre giornale “Il Cittadino”, nel quale celebrò, tra l’altro, le bellezze della città. Oltre a impegnarsi negli studi storici, cui deve la fama, si dedicò anche alla poesia, come testimonia l’ampia raccolta inedita di “Versi” conservata alla Malatestiana, ed alla traduzione di opere sia dal francese che dall’inglese, quali “Mérope” di Voltaire, “Lo Studente Spagnolo” di Henry Longfellow, “Parisina” di Lord Byron ed “Enoch Arden” di Alfred Tennyson. Morì a Cesena nel 1915.

IL PROGETTO NOSTOS

Un ritorno al luogo d'origine e alla sua letteratura

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