La stanza del Presidente

di Ricardo Romero

Nel quartiere è vietato avere uno scantinato, ma tutte le case hanno una stanza del Presidente. La famiglia finora non ha mai ricevuto la sua visita, ma la stanza è sempre lì,  pronta per lui. Cosa fa il Presidente, quando va in quella stanza? E come ci entra? Ha le chiavi di tutte le case? Come vive la gente nei palazzi della città, che non hanno una stanza del Presidente? Come vivono gli altri nelle altre case? È questo che si domanda il ragazzino che racconta questa storia.

Sospeso tra realtà e fantasia, Ricardo Romero costruisce un romanzo inquietante e misterioso sulla casa, con lo sguardo di un ragazzino assorto nei propri pensieri, la cui profondità si espande mentre riduce il resto del mondo agli oggetti contenuti in una stanza.

Traduzione di Gaia Bortolin.

 

 

Ricardo Romero

Ricardo Romero è nato a Paraná (Argentina), nel 1976. Laureato in Lettere moderne presso l’Universidad Nacional de Córdoba, vive a Buenos Aires dal 2002. È stato direttore della rivista letteraria Oliverio tra il 2003 e il 2006.
Ha pubblicato la raccolta di racconti Tantas noches como sean necesarias (2006) e i romanzi Ninguna parte (2003), El síndrome de Rasputín (2008), Los bailarines del fin del mundo (2009), Perros de la lluvia (2011), El spleen de los muertos (2013), Historia de Roque Rey (2014), La habitación del Presidente (2015), El concierge y la eternidad (2017), Big Rip (2021) e Yo soy el invierno (2023). Con quest’ultimo romanzo ha vinto nel 2017 il Primo Premio del Fondo Nacional de las Artes.
È stato editor di Gárgola Ediciones e Aquilina Ediciones/Negro Absoluto. Insegna all’Universidad Nacional de las Artes e ha tenuto corsi presso la Biblioteca Nacional. Attualmente lavora come redattore e sceneggiatore freelance.
Le sue opere sono state tradotte in inglese, portoghese, turco, arabo, francese e italiano.