Salmi a una, tre, quattro et a cinque voci concertati

Marco Uccellini

Sinossi

Salmi a una, a tre, quattro, et a cinque, Concertati parte con Istromenti e parte senza con Letanie della Beata Vergine Concertate à 5. Con Istromenti di D. Marco Uccellini Capo dell’Istromentisti Del Serenissimo Sig. Duca di Modana Et Maestro di Cappella della Cathedrale di detta Città, Opera Sesta Dedicata al serenissimo Sig. Don Ferrando Terzo Gonzaga duca di Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Prencipe di Molfetta. Con Privilegio. – In Venetia. Appresso Alessandro Vincenti 1654. – in 4°. Canto e Quinto [e Violino Primo]. (Di fronte alla seconda carta è impressa la seguente dedicatoria): Serenissima Altezza

Marco Uccellini

Violinista e compositore forlimpopolese del XVII secolo

Il percorso evolutivo che dai capolavori della polifonia rinascimentale conduce alla musica strumentale barocca, fu tracciato dalla creatività di numerosi musicisti di varia estrazione e scuola, i quali, pur non avendo raggiunto nella loro produzione le vette dei cosiddetti “capolavori assoluti”, hanno segnato ciascuno importanti tappe nella storia del linguaggio musicale.

Fra questi musicisti Marco Uccellini, nato a Forlimpopoli nel 1610 (secondo altre fonti nel 1603), è sicuramente una figura di spicco, sia per gli aspetti innovativi della sua opera che per gli apporti allo sviluppo della tecnica del violino, strumento che egli sempre privilegiò e nel quale, come risulta da testimonianze attendibili, fu considerato un virtuoso.

Appaiono quindi importanti e significative la riscoperta e la rivalutazione, seppur tardive, delle musiche di questo forlimpopolese d’altri tempi, che, prima alla Corte Estense di Modena, poi a quella dei Farnese di Parma, ottenne fama e onori, ricoprendo per circa un quarantennio le cariche di “Capo degli Istromentisti” di Corte e di “Maestro di Cappella” del Duomo. E se un certo numero di composizioni Marco Uccellini dovette scriverle su ordinazione, in occasione di celebrazioni o momenti particolari della vita di corte, come consuetudine dell’epoca, in molte altre seppe trasfondere una sua vena genuina, di trasparente serenità, originale anche quando si apre agli influssi della tradizione popolare.

Non si ha piena certezza sull’anno di nascita, tuttavia nella Chiesa di S. Rufillo è conservato l’atto di morte in cui si attesta che Marco Uccellini è deceduto l’11 settembre 1680, all’età di 70 anni. La famiglia Uccellini annovera tra le sue fila componenti illustri, prelati e musicisti, e le sue condizioni economiche paiono abbastanza agiate; risulta infatti che fosse proprietaria di case in Forlimpopoli e di terreni in San Leonardo (di qui forse la “Strada Uccellina”) e a Santa Croce.

IL PROGETTO NOSTOS

Un ritorno al luogo d'origine e alla sua letteratura

Booktrailer