Traviesa #5
Visionarie
In questa raccolta, alcune narrazioni percorrono il solco di certe tradizioni, altre invece rompono deliberatamente con queste. A un estremo, il cubano “Yoss” sceglie di appropriarsi del racconto speculativo del XX secolo (la fantascienza), piegandolo ai suoi scopi. All’estremo opposto, la messicana Verónica Murguía compone un racconto di impianto storico con una variazione sul tema biblico, e vi introduce un sottotesto contemporaneo. Questi due racconti potrebbero esser visti come poli opposti di una scala lungo la quale troviamo i racconti brevissimi, esplosivi, dell’argentina Ana María Shua, una delle più grandi rappresentanti della tradizione latinoamericana del genere delle microstorie, e la fantasia retrò dello spagnolo Juan Jacinto Muñoz Rengel.
Uno degli effetti più significativi e stimolanti prodotto da queste narrazioni è che ci permette di vagliare in modo più critico le definizioni e le regole che autorità e poteri tentano di imporci come dati di fatto. Molti di coloro che leggono queste storie e che le scrivono – così come gli autori di queste Visionarie – pensano che l’immaginazione fantastica è, quando usata al meglio, il sigillo di una letteratura disobbediente.
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